Come scrivere un discorso di matrimonio

7 marzo 2019

 

Durante la cena, prima di un brindisi, dopo un bacio oppure poco prima di cominciare il pranzo (o la cena) di nozze, potrebbe essere richiesto di tenere un discorso di matrimonio… ma come scriverne uno all’altezza?

Questo “arduo” compito spetta nella maggior parte dei casi allo sposo o al testimone, ma potrebbe coinvolgere chiunque tra i diretti interessati, genitori o fratelli che siano. Molte volte si teme di non essere in grado di affrontare questo step, o per timidezza o perché non si è abituati a parlare di fronte ad un vasto pubblico. Se non ci si sente sicuri si potrebbe chiedere aiuto anche ad amici o familiari e magari raccogliere qualche informazione in più sui diretti interessati.

Come scriverlo senza incorrere in gaffe

La prima regola da applicare in simili circostanze è non andare nel panico! Qualche giorno prima delle nozze basterà sedersi comodamente alla scrivania e buttar giù due righe in occasione della festa che avrà presto luogo. Premettendo che il discorso sarà del tutto libero, nel senso che le parole utilizzate saranno personali e dovranno provenire direttamente dal cuore dell’autore, è molto utile seguire delle semplici regole di struttura con cui sicuramente non si potrà sbagliare.

decorazioni matrimonio toscana

Mantenere l’attenzione durante il discorso di matrimonio

Il passaggio preliminare fondamentale consiste nello stilare una scaletta delle cose da dire e delle emozioni che si desidera esprimere. Innanzitutto è importante che il discorso sia realizzato in modo da saper catturare l’attenzione dei presenti: pur trattandosi di un giorno molto romantico, è consigliabile cercare di non eccedere con parole troppo sdolcinate, non censurandole completamente, ma riuscendo a limitare i sentimentalismi. Il discorso risulterà sicuramente più riuscito se comprenderà frasi scherzose e divertenti: non bisogna dimenticare che si tratta di una festa, per cui è preferibile non essere troppo seriosi. Questo però non deve risultare eccessivo nell’altro senso. Ciò significa che non bisogna trasformare il tutto in una sorta di “pagliacciata”, premurandosi di evitare frasi che possano sembrare delle prese in giro verso gli sposi o verso la cerimonia che si sta celebrando. Lo scherzo deve esserci ma non deve toccare temi pesanti ed occorre che si percepisca l’affetto che vi è dietro.

Una volta catturata, l’attenzione deve mantenersi viva, per cui il testo deve essere avvincente parola dopo parola. Si tratta comunque di un risultato che è quasi impossibile raggiungere se ci si dilunga troppo. Il tutto deve risultare breve e conciso, durando al massimo 3/4 minuti. Se non è lo sposo a parlare, è importante che ci si presenti: gli invitati potrebbero non conoscere tutti i parenti e gli amici! Successivamente bisognerà parlare del proprio legame con gli sposi e da dove è nato.

Se invece il narratore è proprio lo sposo, dovrà innanzitutto ringraziare tutti i presenti accorsi a festeggiare con lui e la novella sposa nel giorno più bello della loro vita. In seguito introdurre una piccola dedica al suo amore e parlare di quanto il loro rapporto sia meraviglioso, evitando, come già accennato, di esagerare e di entrare troppo nella sfera personale.

L’aneddoto divertente per stupire tutti

Dopo un’introduzione volta in questo senso bisognerà proseguire e, il consiglio migliore che si più offrire, è quello di raccontare un aneddoto particolare legato a ciò di cui si è parlato in precedenza che abbia sempre come tema centrale la relazione tra i due sposi. Sicuramente questo dovrà suscitare il sorriso, quindi è molto meglio pensare ad una storia divertente. In questo frangente è importante fare molta attenzione a non toccare argomenti delicati: la storia scelta non deve essere legata a ricordi negativi, che ad esempio tirino in ballo ex fidanzati o altri generi di problemi legati alle famiglie degli sposi.

scegliere testimoni di nozze

L’atmosfera deve essere caratterizzata da una profonda leggerezza dall’inizio alla fine del discorso delle nozze. Questa potrà essere influenzata molto anche dall’ambiente e dai mezzi a disposizione. Si potrà scegliere di parlare da soli, magari con il microfono in modo da permettere a tutti i presenti di ascoltare, oppure (opzione consigliata soprattutto ai più timidi) di accompagnare il discorso con slide di foto relative a tutto ciò che ha portato al raggiungimento di un traguardo così ambito da parte dei due innamorati. Se a parlare non è lo sposo bisogna tener presente un fatto molto importante: l’aneddoto scelto deve riguardare gli sposi, il centro della scena appartiene a loro durante tutto il corso della cerimonia per cui è fondamentale evitare di mettere in luce se stessi.

La frase finale come ciliegina sulla torta

Nel momento in cui si deve creare un discorso di matrimonio, soprattutto per chi non è molto abituato a scrivere, si potrebbero incontrare le stesse difficoltà che si hanno durante la scrittura un tema scolastico. E generalmente quali sono i problemi maggiori che si riscontrano in tali circostanze? Ovviamente come cominciare e come terminare. Senza una conclusione che si rispetti il discorso potrebbe risultare “appeso”, lasciando sì a bocca aperta i presenti, ma in senso negativo. Sicuramente non è questo il risultato sperato quindi è bene rimboccarsi le maniche e cercare di trovare una soluzione adeguata. Il modo migliore per scavalcare questo apparente problema è concludere ringraziando gli invitati per aver ascoltato, aggiungendo alla fine una frase ad effetto più o meno personalizzata.

Questa potrà essere scelta tra una serie di aforismi famosi, i quali faranno parte di una determinata categoria a seconda dello stile del discorso e degli aneddoti raccontati. Potrà essere caratterizzata da più o meno umorismo e accompagnata da una giusta quantità di “miele”. Se poi si preferisce essere completamente originali si potrà optare per coniare parole di tal genere prendendo spunto da una frase preesistente e modificandola mettendoci del proprio, magari aggiungendo particolari parole strettamente collegate ai due sposi.