Meditazione nella natura: tutti i benefici del meditare all’aria aperta

14 giugno 2019

 

Raggiungere la pace interna vuol dire arrivare all’armonia e al benessere interiore; uno dei modi migliori per farlo è il contatto con la natura e la meditazione. La vita di tutti i giorni può risultare estremamente stressante. Tra impegni lavorativi e familiari non sempre si riesce a mantenere la giusta calma e a non trasformare ogni piccola preoccupazione in un grande problema.

L’equilibrio psico-fisico comporta un viaggio all’interno di noi stessi per scoprire chi siamo veramente, cosa vogliamo, i nostri desideri e permettere così di sviluppare sentimenti positivi come la gratitudine e un atteggiamento di ottimismo verso la vita. Anche un semplice viaggio può cambiare la nostra prospettiva, soprattutto se la meta ha ad oggetto un luogo in cui potersi rilassare, addentrarsi completamente nel proprio io, immersi in una natura incontaminata.

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Ognuno di noi può ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare alla meditazione che può essere praticata ovunque e la maggior parte preferisce farlo tra le mura di casa oppure in strutture specifiche che periodicamente organizzano corsi di meditazione. Occorre tenere però presente che c’è una certa differenza tra il meditare in luoghi chiusi oppure all’aperto, in stretto contatto con la natura. Il contatto con la natura infatti è l’unico legame che l’uomo ha con le sue origini. Prima di parlare di tutti i benefici della meditazione all’aria aperta e quale tecnica di meditazione sia perfetta da praticare a contatto con la natura, scopriamo qualcosa in più del primordiale rapporto che lega l’uomo alla natura.

Vivere a contatto con la natura fa bene a corpo, mente e, soprattutto, allo spirito

Il contatto con la natura sembra essere un vero toccasana per l’uomo e a confermarlo sono delle recenti ricerche dell’università di Rochester. La natura riporta l’uomo alle sue origini e rappresenta un vero e proprio carburante per l’anima tanto che anche una semplice passeggiata all’aria aperta o un’escursione è sufficiente a recuperare le energie e a riconnetterci con la natura.

Vitalità, benessere ed energia positiva sono tutti elementi collegati all’esposizione dell’uomo con la natura. Anche il semplice cinguettio degli uccelli o il suono di un ruscello contribuiscono a migliorare la sensazione di benessere e ad attutire la tensione e lo stress. È ovvio come la natura rappresenti quindi il luogo migliore per connettersi con il proprio io e praticare una meditazione di qualità.

Le migliori tecniche di meditazione da praticare a contatto con la natura

Quando si parla di meditazione spesso si tende a pensare ad un modello unico di meditazione ma non è assolutamente così. Nei secoli si sono sviluppate varie tecniche di meditazione e ce ne sono alcune che, più di altre, garantiscono migliori risultati se eseguite a contatto con la natura.

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La meditazione zen è quella classica e prevede di stare seduti con le gambe incrociate e gli occhi chiusi per riconnettersi con la propria interiorità. Questa tecnica di meditazione pone al centro il respiro e la staticità. Il contatto con la natura offre, in questo caso, una maggiore capacità di concentrazione, osservazione e autocontrollo. Lo stesso discorso della meditazione Zen si può fare per quella trascendentale oppure vippasana in quanto si tratta di tecniche che possono tranquillamente essere praticate anche tra le 4 mura di casa o in un qualsiasi centro ma fatte all’aperto, a contatto con la natura, sono molto più efficaci.

Infine, esiste la meditazione camminata ideata dallo stesso Buddha quando percorse a piedi scalzi le varie Regioni dell’India. Camminando la mente si svuota e si rigenera, nel frattempo il movimento fisico permette di scaricare la tensione e liberarsi dallo stress. Questo tipo di meditazione, per sua natura, necessita di sentieri e cammini da percorrere e difficilmente può essere praticata tra le mura domestiche.

I benefici della meditazione all’aria aperta

La meditazione all’aia aperta oltre ad essere più efficace rispetto a quella praticata in luoghi chiusi presenta anche tutta una serie di benefici molto importanti. L’aria pura aiuta la respirazione con conseguente miglioramento del funzionamento polmonare. I suoni della natura come il canto o il cinguettio degli uccelli, il rumore delle onde o di un ruscello possono rimpiazzare l’uso di un mantra, ossia la formula sacra recitata ripetutamente come una sorta di preghiera.

Infine, la bellezza di alcuni paesaggi non fa altro che rasserenare gli occhi e il cuore, eliminare i pensieri negativi e far raggiungere più rapidamente uno stato psicologico disteso. Un tramonto così come un bel panorama spesso ci emozionano ed è proprio in base a questo sentimento di stupore che l’anima si alleggerisce e il cuore ricomincia a battere privo di ogni peso. Diventa quasi scontato quindi precisare che la meditazione all’aria aperta garantisce tutto ciò che quattro pareti non potranno mai offrire ossia emozione, stupore, leggerezza, bellezza, aria pura e un richiamo a quello che l’uomo è sempre stato: un animale che affonda le sue origini nella natura e che solo nella natura riesce a ritrovare e a sentirsi totalmente e nuovamente se stesso.

Sono passati migliaia e migliaia di secoli dalla comparsa dell’uomo sulla terra ma il suo rapporto con la natura non è mai cambiato, un legame speciale che rende l’uomo libero, sia psicologicamente che moralmente. La natura è l’unico posto in cui l’uomo può sentirsi davvero se stesso perché dalla natura è nato e della natura fa parte, come fosse un tutt’uno. Questo spiega perché ci possiamo perdere alla vista del mare al tramonto o di un bellissimo parco naturale, ammirarne la bellezza e l’imponenza, sentire l’anima più leggera e il cuore più felice, consapevoli di essere parte di qualcosa molto più grande di noi.