E’ possibile sposarsi solo al Comune?

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24 ottobre 2019

 

Il matrimonio è il coronamento di una storia d’amore, è l’atto con il quale due persone scelgono di unirsi per la vita manifestando apertamente la loro volontà di realizzare una piena comunione dunque un vincolo materiale e spirituale insieme che lega in un rapporto nuovo e speciale i due coniugi. Esistono due riti per la celebrazione di un matrimonio, uno civile e uno religioso, tra loro differenti per alcuni aspetti, ma entrambi totalmente disciplinati dalle leggi statali; inoltre l’osservanza dei diritti e dei doveri previsti risulta essere, per i due coniugi, praticamente la stessa: ai fini burocratici tutto resta uguale; a cambiare è solo la funzione.

Modalità e formalità preliminari

Oggi sempre più coppie preferiscono il matrimonio con rito civile piuttosto che quello con rito religioso; una tendenza in aumento che tuttavia non esclude l’altra scelta perché possono essere celebrati, quando possibile, anche entrambi i riti, sposandosi dunque prima in comune e poi in chiesa, non al contrario dato che il matrimonio religioso adempie da solo anche agli effetti civili. L’iter burocratico da intraprendere non è complesso; il nuovo Ordinamento dello Stato Civile ha notevolmente snellito la procedura grazie all’introduzione di modalità e formalità preliminari che tramite l’utilizzo di autocertificazioni ne riducono i tempi di attesa. La procedura burocratica deve essere intrapresa almeno un paio di mesi prima della data stabilita per il matrimonio e deve essere seguita attentamente prestando attenzione alla presentazione dei documenti necessari.

Il lancio del bouquet è tipico del matrimonio a Napoli

I tempi dunque sono ben determinati; ai futuri sposi basterà presentarsi agli uffici pubblici locali di appartenenza e compilare i moduli rispettando tutte le condizioni del codice civile per portare a compimento l’iter burocratico e fissare la data della promessa di nozze; dopo la promessa seguiranno le pubblicazioni dei nomi dei futuri sposi, questo per la durata di otto giorni e poi di altri tre per eventuali opposizioni alle nozze. Una volta rilasciato il nulla osta, il matrimonio dovrà essere celebrato entro 180 giorni dal rilascio, dunque entro sei mesi, pena la perdita di validità.

La celebrazione del matrimonio civile

Il matrimonio in Comune prevede una cerimonia nuziale più breve rispetto a quella celebrata in chiesa; la durata media del rito infatti non supera i venti minuti. Il matrimonio è celebrato da un ufficiale dello stato civile: il Sindaco, il vicesindaco oppure un delegato ufficiale come un assessore, un consigliere comunale o un segretario; l’ufficiale di stato civile indosserà comunque la fascia tricolore. L’officiante rivolge agli sposi domande di rito; segue lo scambio degli anelli nuziali; poi la lettura dell’atto di matrimonio; le firme di sposi, celebrante e testimoni sugli appositi registri ed infine i ringraziamenti e gli auguri ai novelli sposi.

Per la promessa di matrimonio i due coniugi possono recarsi anche da soli, mentre nel giorno stesso delle nozze oltre alla presenza gradita di familiari e amici, resta indispensabile la figura del testimone: almeno uno ciascuno. Se proprio non si vuole o non si può scegliere qualcuno, il Comune stesso metterà a disposizione, su previa richiesta, dei testimoni per la data delle nozze.

La location perfetta

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Oggi la frequenza di richieste di matrimoni con rito civile ha favorito grandi cambiamenti a livello organizzativo e non solo, cambiamenti che nel corso del tempo hanno dato sempre più spazio e valore anche alla sola funzione civile, tanto da permettere matrimoni celebrati in Comune ugualmente belli ed intensi, senza dover rinunciare a cerimonie sfarzose ed in grande stile. La celebrazione dei primi matrimoni civili era infatti possibile solo all’interno dell’ente comunale; all’esterno solo in casi di impedimenti particolari. Ora però il Comune mette a disposizione nuove sale comunali ed enti convenzionati; tuttavia per non rinunciare a luoghi suggestivi e incantevoli si può celebrare prima il matrimonio in Comune e poi svolgere i festeggiamenti in un’altra location: giardini, parchi e strutture immerse nel verde creeranno un’atmosfera da sogno. La location scelta potrà inoltre essere arricchita con fiori, angoli personalizzati, tavoli eleganti e tanti altri allestimenti.

Le letture nel rito civile

Il rito civile non dura molto e non prevede letture particolari come quelle sacre dei riti religiosi, tuttavia durante la celebrazione possono essere scelte diverse letture rendendo tutto più emozionante e personale. I momenti scelti con maggiore frequenza sono dopo l’ingresso degli sposi, dopo la dichiarazione del sì o a conclusione della cerimonia; la lettura dei testi può essere fatta dagli sposi stessi oppure da altre persone, come ad esempio i testimoni o gli invitati che desiderano esprimere un pensiero o fare gli auguri; di solito sono poesie, le lettere o intensi scambi di promesse.

Come per il rito religioso, anche quello civile prevede, se lo si desidera, un libretto che definisca il programma di nozze in maniera dettagliata così da essere seguito e conservato da tutti gli invitati. Sposarsi solo al comune dunque è possibile rispettando formalità preliminari e tempistiche precise. Il matrimonio civile è valido e viene riconosciuto dallo Stato con pieni effetti anche senza lo svolgimento della funzione religiosa; dal punto di vista giuridico i due riti non hanno differenze e sono entrambi modalità valide per contrarre matrimonio.