Nuove tecniche di yoga all’aperto

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24 ottobre 2019

 

Nel momento in cui si avvicina la stagione primaverile o quella estiva, si iniziano nuovamente a praticare all’aperto attività sportive che durante l’inverno sono state eseguite all’interno delle mura di una palestra. Tra le varie discipline che possono essere effettuate all’aperto ve ne è una di origine orientale che vanta una tradizione millenaria: lo yoga. Cerchiamo quindi di capire quali sono i vantaggi che derivano dal praticare lo yoga all’aperto e quali sono le tecniche attraverso le quali si può eseguire.

Benefici dello yoga all’aperto

Iniziamo innanzitutto col dire che già il fatto di praticare un’attività sportiva all’aperto assicura un effetto benefico sul nostro organismo: l’aria pulita e il sole permettono infatti di ricaricare il nostro corpo, forniscono il giusto apporto di vitamina D per assicurare la sintesi ossea e realizzano un generale stato di benessere. Ciò vale anche per lo yoga, che praticato in uno spazio aperto è in grado di fornire degli effetti benefici sulla sfera psichica, permettendo un corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, grazie al fatto che tutti i sensi del nostro organismo sono stimolati positivamente da sensazioni piacevoli che provengono dal fatto di stare all’aria aperta.

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Praticare yoga all’area aperta permette anche di ottenere benefici sull’apparato respiratorio, in quanto i tessuti polmonari vengono ossigenati in maniera pressoché perfetta, permettendo in questo modo anche di dilatare i bronchi ed eliminando tossine e polveri che vengono accumulate vivendo in città. Il semplice processo respiratorio permette in questo modo di purificare l’organismo e di ritrovare un piacevole senso di benessere corporeo e fisico.

Passando alla sfera prettamente psichica, una regolare pratica dello yoga all’aperto permette di lavorare al meglio sul corretto fluire del prana, cioè dell’energia vitale per il nostro organismo, che se concentrata in modo corretto permette di ottenere degli effetti benefici sulla mente.

Per riuscire ad ottenere tutti questi vantaggi è importante seguire alcune regole comportamentali. Innanzitutto è meglio non praticare yoga sotto l’azione diretta del sole, specie nelle ore più calde, in quanto oltre al fatto di essere esposti a raggi solari potenzialmente dannosi, anche il sistema nervoso non ricava alcun beneficio in quanto costretto a lavorare con maggior fatica, non riuscendo a far fluire il prana. Lo stesso dicasi per la presenza di forti correnti d’aria le quali, indipendentemente dalla temperatura, non permettono di regolare in maniera ottimale l’energia sottile presente nel nostro organismo. Nello specifico, il Dosha Vata, ossia l’aria che permette il nostro movimento e che genera sensazioni piacevoli, risulterebbe alterato, privando così il corpo e la mente di situazioni di benessere.

Quali sono le tecniche di yoga da pratica all’aperto

Da quanto abbiamo indicato, appare chiaro come la pratica dello yoga all’aperto assicuri un legame molto stretto tra la terra e l’ambiente circostante. Stando all’aria aperta si riesce a essere una sola cosa con la natura e con l’universo, e le varie asana, cioè le posizioni da effettuare, permetteranno di trovare un senso di armonia e di connessione con la natura circostante.

Una delle tecniche di yoga all’aperto che si è ormai affermata da circa un decennio, e che è stata proposta per primo dall’italiano Paolo Ricci, è il trekking yoga. Questa tecnica permette di ritrovare l’armonia con il proprio corpo e la mente, camminando ad un passo costante, respirando con la dovuta attenzione e prendendosi anche del tempo per meditare. Scalare una montagna secondo queste indicazioni assicura la meditazione in movimento e la possibilità di ritrovare il proprio io. La respirazione profonda che viene associata alla scalata permette anche di liberare la mente dalla presenza di eventuali pensieri opprimenti; inoltre, sempre grazie alla tecnica di respirazione controllata, si riesce anche a trovare la propria posizione (asana) all’interno del contesto naturale. Questa tecnica permette di entrare in armonia con tutti gli elementi, senza avvertire più la necessità di lottare contro di essi.

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Altra tecnica molto apprezzata è lo yoga per scalatori. L’origine di questa particolare forma di yoga si deve ad alcuni praticanti di scalate di montagne che si sono accorti che in alcuni momenti davano luogo a delle vere e proprie posizioni di yoga in verticale. I movimenti del corpo che si effettuano mentre si esegue una scalata, infatti, riescono a realizzare gli stessi effetti benefici di una lezione di yoga in quanto si rinforza la parte superiore del corpo e si garantisce l’apertura del petto, anche per effetto della respirazione. In ogni caso, il punto di attenzione più importante è dato dal fatto che si necessita di una grande concentrazione mentale che, con il passare del tempo, comporta che non si provi più grande fatica nell’eseguire gli esercizi, facendo lavorare in perfetta sintonia corpo e mente.

In definitiva lo yoga all’aperto riesce a far provare qualcosa di speciale sia agli esperti della disciplina sia a coloro che si affacciano per la prima volta a questa particolare tecnica.